Con la Porsche 991 siamo a giunti al terzo livello di 911 Carrera di seconda generazione. Dopo la Porsche 993 infatti c’è stata una svolta, il passaggio più significativo per la Carrera, in quanto dal raffreddamento ad aria tipico da sempre dei motori 6 cilindri boxer si è passati al raffreddamento a liquido, a dimensioni più generose e ad una estetica che in un primo momento non ha convinto.
Porsche 996
La Porsche 991 quindi deriva dalla 996, la Carrera uscita nel 1998 che ha introdotto nuovi standard di comfort e versatilità, tanto da rendere la Porsche 911 l’auto sportiva più sfruttabile quotidianamente sul mercato. Una delle critiche fatte alla Porsche 996 è stata quella di aver abbandonato il design dei fari anteriori delle precedenti versioni, che erano lievemente ovali, per una forma che ricorda un uovo all’occhio di bue che si ritrovava anche sulla piccola di casa, la Porsche Boxter.
Il rumore della 996 non era paragonabile a quello della precedente 993 raffreddata ad aria, e il comportamento stradale era diventato meno scorbutico. Critiche che ci si poteva aspettare dai puristi del marchio, ma la Porsche 911, pur mantenendo lo stile inconfondibile delle sue origini e soluzioni tecniche anacronistiche come il motore a sbalzo, doveva fare un passo avanti e adeguarsi alle soluzioni tecniche più recenti.
Porsche 997
E’ con 997 che si comincia a intravedere quella che è poi la nuova Porsche 991. Il passo in avanti della 997 rispetto alla 996 è evidente a prima vista in termini estetici. Linea più pulita e sinuosa, fari anteriori leggermente ovali, come si addice ad una Carrera, fianchi più muscolosi e interni svecchiati.
Con la Porsche 997 aumentano anche le potenze dei motori: la 997 Carrera ha 345 cv, mentre la 997 Carrera S (ritornata la S come sulle 911 di una volta) sviluppa 385 cv. Oltre al cambio manuale a 6 marce è disponibile finalmente una valida alternativa automatica, il doppia frizione PDK. Infatti il precedente Tiptronic a 5 marce era lento inadeguato alle caratteristiche della Carrera, e se per i puristi il manuale è d’obbligo, col PDK a 7 rapporti si ha il vantaggio del comfort di un automatico con la velocità e l’efficienza di un manuale quando si usa in modalità sequenziale.
Nuova Porsche 991
La Porsche 991 a prima vista non sembra discostarsi molto dalla 996, eppure è ancora più pulita, più bella, più compatta. E’ più fedele all’originale, ma più moderna della 997. La nuova 991 sembra la Carrera definitiva, ma lo sembrava già la precedente, ed è incredibile come si possa migliorare un prodotto che già sembra perfetto.
L’interno della Porsche 991 è migliorato e ricorda, con il piantone centrale imponente dov’è situato il cambio, l’interno della Panamera, e con il passo allungato e le dimensioni più generose è anche più comoda. Il telaio è completamente nuovo e grazie all’uso di alluminio è più leggero.
Motori della 991 e prestazioni
I motori della Porsche 991, sempre a sbalzo, sono nuovi e tutti a iniezione diretta: la 991 Carrera ha una cubatura inferiore di 3.4 litri invece dei 3.6 della 996, ma con una potenza aumentata a 350 cv e una coppia di 390 nm. La velocità massima è di 289 km/h e impiega 4,8 secondi da 0-100 (4,6 con il cambio PDK). Il consumo è di 11 km/l, che diventano 12 con l’efficiente PDK.
La 991 Carrera S rimane 3.8 litri , sviluppa 400 cv e 440 nm. La velocità massima è di 304 km/h e 302 km/h con il PDK, ma in accelerazione da 0-100 la spunta il PDK con 4,3 secondi rispetto ai 4,5. Anche i consumi migliorano con il PDK, con una percorrenza media di 11,5 km/l invece dei 10,5 con il manuale.
Il cambio della Porsche 991 può essere quindi manuale o sequenziale, con il noto PDK. La novità è che il cambio manuale, per la prima volta nella storia dell’auto (auto omologate per la strada si intende), è a 7 marce, proprio come il PDK, ma quest’ultimo si rivela comunque più efficiente sia in termini di prestazioni che di consumi.
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