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domenica 7 luglio 2013

Lancia THEMA 8.32 "Ferrari"




LANCIA THEMA 8.32

Presentato in anteprima al Salone dell’Automobile di Torino nel 1986, questo modello è subito ribattezzato dai giornalisti e dal pubblico con il nome di “Thema Ferrari” perché il potente propulsore a 8 cilindri da 32 valvole, (da qui il nome 8.32), a V di 90° da 2927 cm cubici che la equipaggia è fornito direttamente dalla casa di Maranello. Questo motore è lo stesso, (con alcune modifiche che lo rendono meno estremo), montato sulle ben più potenti Ferrari 308 e Ferrari Mondial quattrovalvole.

Con questa vettura Lancia si confronta con l'agguerrita concorrenza straniera che ha sul mercato berline velocissime come la BMW M5, la Mercedes 500E e la 190E 2.3 16v, ma da queste si differenzia per una maggiore cura dei dettagli, specie all'interno, dove i sedili in pelle dotati di regolazioni elettriche ed i rivestimenti di plancia, pannelli porta, cambio e volante sono sellati a mano da Poltrona Frau.

Radiotelefono nel bracciolo, stereo con cuffie per i passeggeri posteriori, tetto apribile, radica sugli sportelli e su tutta la plancia portastrumenti. Una vettura l'8.32 che nel 1986 trovava pari solo su vetture di classe più elevata come Rolls Royce e Jaguar.

Nel 1986 fioccarono le prenotazioni per questo modello, nell'anno successivo la consegna della 8.32 ai facoltosi proprietari che avevano già pagato per intero la vettura ritardò, e di parecchi mesi. Agli stati generali della Fiat-Lancia i collaudi furono rigorosissimi, tanto che furono scelti tester d'eccezione per completare i controlli dei primi 20 esemplari costruiti della 8.32. Furono infatti consegnate alcune di  queste all'interno della Casa: al vice presidente Fiat Umberto Agnelli una 8.32 di colore blu, a Cesare Romiti, direttore generale di Fiat Auto, una  8.32 grigia e all'amministratore delegato di Fiat Auto Vittorio Ghidella una 8.32 color amaranto. I manager di Fiat parteciparono personalmente alla fase finale dei collaudi e pochi mesi dopo arrivarono nei più prestigiosi concessionari le Thema 8.32 da show-room e dimostrazione.

L'attesa ed il mistero che circondarono l'arrivo della 8.32 ne fecero crescere il prestigio finché nei primi mesi del 1987 iniziarono le consegne. Questa versione della berlina torinese aveva una procedura di consegna al cliente tutta particolare svolta nello stabilimento di Borgo S. Paolo in Torino, dove veniva allestita assieme alla versione Limousine, con la consegna assieme alle chiavi di un apposito cofanetto in radica contenente il depliant della vettura.

Un vero evento la presentazione, un'auto esclusiva che ad oggi al proprio passaggio fa ancora sgranare gli occhi agli appassionati e non. Non si può rimanere indifferenti alla vista di una 8.32.

   

THEMA 8.32 PRIMA SERIE 1986-1988

Le differenze estetiche rispetto le altre Thema sono numerose ma discrete, fatta eccezione per l'alettone posteriore che, per la prima volta al mondo, è a scomparsa e viene ritratto nel baule con un semplice tocco sul comando posto nella leva tergicristalli; è composto da un singolo flap e due colonnine portanti e l’operazione di uscita e rientro dal vano si completa in pochissimi secondi.

Sempre al posteriore la targhetta identificativa si presenta col logo "8.32" in fondo giallo con i tre colori verde, bianco e rosso al margine laterale che ricordano lo stemma Ferrari, mentre a sinistra sotto il paraurti compare il minaccioso scarico a doppia uscita con la classica forma  a virgola tipico delle marmitte Thema. Da notare i gruppi ottici posteriori con indicatore di direzione e retromarcia non più arancio e bianco ma in colore rosso come sarà dalla serie successiva.

Degni di nota i cerchi in lega da 15 pollici ispirati, nel disegno a stella, alle berlinette di Maranello.

Attorno a tutta la vettura corre una doppia sottile linea gialla e del colore della vettura, anche se di tonalità più chiara, che identifica la speciale versione.

Le modanature che circondano tutti i vetri sono brunite di color cromo invece che completamente cromate, soluzione che verrà poi usata nelle future versioni LX e, anche se con una tonalità leggermente più chiara, nell'ultima serie della Thema, (1992-1994).

Sulle fiancate non si trovano le fasce paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne che fanno la prima comparsa sul modello Thema e che verranno poi sempre installate dal 1988 in poi, (seconda serie), quelle della 8.32 sono però arricchite di un prezioso particolare, e cioè la targhetta a fondo giallo con la scritta 8.32, una per parte, alloggiata accanto alle ruote posteriori. Altra differenza riguarda le calotte degli specchi retrovisori esterni che diventano in tinta con il colore della vettura come sarà anche per le serie successive.

All'anteriore troviamo invece l'esclusiva mascherina a scacchi di alluminio satinato nella griglia, sempre cromata nella parte esterna ma più sporgente rispetto a quella della Thema tradizionale; è adornata dalla targhetta 8.32 posta in basso a destra sempre a fondo giallo e con il tricolore, qui però nel margine superiore della stessa. Questa mascherina è un componente parecchio costoso della vettura che tuttora è molto ambito dai collezionisti, anche perché come ricambio originale il prezzo oscillava attorno al milione di lire.

Tutto invariato il resto rispetto alle altre Thema.

L’8.32 prima serie è stata prodotta in 2370 esemplari.



Seconda serie 1988 1992

L'estetica della seconda serie della 8.32 segue fedelmente gli aggiornamenti già applicati sul modello base della Thema. Compaiono infatti i fari anteriori con freccia sottostante, spariscono le targhette identificative precedentemente applicate sul portellone posteriore come anche quelle poste nelle minigonne sottoporta vicino alle ruote posteriori, compaiono gli specchietti richiudibili elettricamente, di forma differente e monobraccio, e viene applicata la fascia paracolpi sulle fiancate come per le altre versioni.

Anche all'interno ci sono tutti gli aggiornamenti già usati nelle altre Thema come i nuovi pannelli degli sportelli e altri piccoli dettagli che riguardano nuove pulsanterie e spie luminose.

Invariato tutto il resto degli equipaggiamenti.

Per far rientrare le emissioni del V8 Ferrari nei nuovi rigidi canoni anti inquinamento esce in questi anni la 8.32 catalizzata, affetta però, a detta dei possessori, da un sound meno coinvolgente e da un'erogazione della potenza leggermente meno entusiasmante della versione precedente anche a causa della diminuzione del numero di cavalli da 215 a 205.

La fine della gloriosa storia della 8.32 è decretata da una inaspettata concorrente, la Thema turbo 16v. L'ultima evoluzione del bi-albero turbocompresso, in procinto di uscire nel 1992, aveva quasi raggiunto la cavalleria del prestigioso V8, (205 contro i 215CV del Ferrari), con solo 4 cilindri e con costi di gestione e manutenzione più accettabili. Nel 1991 uscirono così gli ultimi esemplari di 8.32.





Pelle o Alcantara, chiari o scuri, gli interni della Thema 8.32, tutti abbinabili ad ognuno dei colori esterni, sono un tripudio di raffinatezza, eleganza e tecnologia. Radica totale sulla plancia, strumentazione completamente circolare per ogni singolo elemento, regolazione elettrica dei sedili anteriori e posteriori e riscaldamento dei primi, nella seconda serie appoggiatesta posteriori a comando elettrico, (si sollevano all’apertura della rispettiva portiera e si reclinano indietro se sul sedile non viene rilevato un peso di 25-30 kg nel tempo di 5 secondi), telefono nel bracciolo del sedile guidatore, (opzionale), volante a 3 razze, cruscotto rivestito in pelle, (dello stesso colore dei sedili se in pelle).
Fondo scala del contachilometri a 280, zona rossa contagiri da 7000 in poi, fondo scala a 9000, pulsantiera sospensioni intelligenti vicino a questi strumenti, alla destra tutti gli strumenti di controllo acqua, olio, spie abitacolo e spie motore, ognuna nella sua nicchia circolare, colorazione classica verde su fondo nero, questo è quello che si trova sul grande componente unico in radica della plancia, realizzata e montata manualmente.

Sedili avvolgenti e ben imbottiti, esclusivi nei pellami beige o nero, raffinati nei color Alcantara beige o beige dattero. Ogni plastica abbinata è nello stesso colore della selleria ad eccezione di alcune pulsanterie.

Stereo e cuffie dedicate ai soli passeggeri posteriori, accendisigari sul mobiletto centrale, bracciolo a scomparsa sul sedile posteriore. Anche chi siede dietro gode dell'esclusività di viaggiare con una 8.32.

Per tutti i modelli di 8.32 la selleria e gli altri rivestimenti sono stati realizzati a  mano, nel fianco esterno dei sedili in pelle compare il logo "Pelle Poltrona Frau for Lancia", la leva del cambio, il volante e tutti gli altri particolari sono sellati a mano.

La climatizzazione è lasciata al classico sistema Lancia ACS, (Automatic Climate System), che equipaggiava già le altre Thema, caratterizzato da una ottima efficacia. Questo diffonde l'aria climatizzata anche attraverso inedite bocchette di aereazione centrali di forma circolare, montate in alto al centro della plancia. Restano invece invariate le altre bocchette che prendono solo il colore dell'interno e della selleria.



 
               

La Lancia Thema 8.32 era disponibile per il pubblico nelle seguenti colorazioni, da sinistra verso destra, Rosso Winner metallizzato, Nero metallizzato, Blu Blizzard metallizzato, Grigio Quartz metallizzato e più raro, Verde Reflex metallizzato. La colorazione che più ha riscosso successo è stata quella nelle tonalità Rosso Winner, che ricordavano le colorazioni tipiche delle Rosse di Maranello. Intenso il nero, esclusivo il blu, elegante e sobrio il grigio, introvabile il verde, utilizzato su pochissimi esemplari.

Variante in serie limitata numerata da 1 a 32 è l’8.32 che si differenziava dalle altre per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore.




Solo un esemplare è stato costruito sulla base della Thema SW, (vedi Versioni Speciali). Modello unico di elevato valore commerciale, grigio metallizzato e con selleria in pelle Poltrona Frau color blu. Perde un po’ del fascino 8.32 senza il portellone con alettone retrattile.


 IL V8 FERRARI

Pezzo forte della Thema 8.32 è senz’altro l’accattivante e inedito 8 cilindri a V costruito dalla Ferrari. La scritta “Lancia by Ferrari” impressa sul “polmone” di aspirazione indica chiaramente l’origine di questo propulsore che, per la prima volta in assoluto, viene disposto trasversalmente su di una trazione anteriore.

Il motore deriva direttamente da quello della berlinetta 308 e Mondial: 8 cilindri a V di 90°, 2927 cc, (81x71mm), e rapporto di compressione 10,5:1. Potenza massima di 215 CV a 6750 giri/min ed una coppia massima di ben 29 kgm a 4500 giri minuto. Distribuzione a quattro alberi a camme in testa, due per bancata,  quattro valvole per cilindro. Accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex, alimentazione ad iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Lubrificazione forzata, pompa ad ingranaggi, raffreddamento ad acqua. Strutturalmente quindi identico a quello delle 308 e Mondial, il motore che equipaggia la Thema 8.32 ha comunque subito alcune modifiche per adattarlo alla berlina Torinese, quella più evidente per motivi di spazio è stata la sostituzione dell’albero a gomiti che presenta manovelle angolate fra loro di 90°, (albero a “croce”), anziché di 180°, (albero “piatto”), come solitamente troviamo nelle berlinette Ferrari. In tal modo si crea un’alternanza tra gli scoppi, (ordine d’accensione), delle due bancate ottenendo così un funzionamento più fluido ed eliminando quella nervosità tipica dei motori sportivi. Il motore della Thema 8.32 è il sottosistema cardine della vettura, il suo design esalta tecnologie produttive e particolari tecnici in una sintesi formale nel tentativo di rendere eccitante ed emotiva la sua immagine all’apertura del cofano anteriore. Il 3 litri prodotto negli stabilimenti di Maranello trasforma la Thema in una berlina dalle prestazioni degne di una vera sportiva collocandola ai vertici delle più prestigiose ammiraglie di tutto il mondo.


Medesime sono le dimensioni rispetto alle altre Thema, lunga 4590 mm, larga 1733 mm, con un peso di 1400 kg, la versione top della Thema, l'8.32, con i suoi 215 CV tocca i 240 km/h di velocità massima e per percorrere 100 km consumando in media 11,7 litri. Il prezzo? Elevato come le prestazioni: 63.098.000, il doppio di una Thema 2.0 16v dello stesso anno, 1988.




     




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