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martedì 25 giugno 2013

LANCIA DELTA S4 - Gruppo B





La Lancia Delta S4 è una autovettura sportiva costruita dalla casa automobilistica Lancia, prodotta in 200 esemplari stradali al fine di omologarne la variante da competizione secondo le norme FIA Gruppo B  da utilizzare nel Campionato del mondo rally, in cui ha gareggiato dal 1985 al 1986.

 

 

Nel 1985 per rendersi nuovamente competitivi di fronte alle altre case automobilistiche nel mondiale rally, bisognava battere la Peugeot sul suo stesso campo, quello aperto dall'Audi con la quattro: la trazione integrale era una necessità inderogabile e la Lancia 037, utilizzata fino ad allora nelle gare, non era ormai più competitiva. Perciò lo staff Lancia-Abarth condotto dall'ingegner Lombardi diede vita alla Delta S4 (S="sovralimentata"; 4=quattro ruote motrici), con l'obiettivo di vincere nelle competizioni rally internazionali del Gruppo B. Quest'auto fu l'unica Delta mai prodotta per le competizioni a non avere in pratica nulla da spartire col modello di serie: fu necessario produrre e mettere in vendita al pubblico 200 esemplari stradali, obbligatori da regolamento per l'omologazione della vettura da gara.

Caratteristiche tecniche

Motore

Il motore di questa vettura era un 4 cilindri in linea con una cilindrata di 1759 cm³. Il basamento del motore (posto centralmente), e la testata, erano entrambi in lega leggera, inoltre le canne dei cilindri erano rivestite superficialmente con un raffinato e tecnologico trattamento a base di materiale ceramico (nikasil). Le valvole erano 4 per cilindro. Vi era un sistema di doppia sovralimentazione: un turbocompressore KKK più compressore volumetrico (volumex, brevettato dalla Abarth): il vantaggio del volumex era di "spingere" già a 2.000 giri/min. La potenza pura veniva invece dal turbocompressore KKK a gas di scarico. L'unione dei due sistemi permise elasticità e potenza. I due sistemi di sovralimentazione vennero accoppiati escludendo il Volumex agli alti regimi di rotazione dove funzionava solo il turbocompressore. La Delta S4 in versione stradale aveva 250 CV, la versione da gara al debutto nel 1985 ne aveva 480 CV, mentre l'ultima evoluzione schierata nel campionato mondiale 1986 poteva sviluppare per brevi tratti anche 560 CV (410 kW) con una pressione di sovralimentazione di 2,5 bar tramite un overboost regolabile dall'abitacolo.

Telaio

 
Il telaio aveva una struttura reticolare di tubi saldati al Ni-Cr, per poter essere facilmente riparabile e permettere all'assistenza di raggiungere con facilità tutti gli organi meccanici, mantenendo una sufficiente leggerezza. Le sospensioni erano a parallelogramma deformabile, progettate per sopportare una accelerazione di gravità otto volte superiore a quella normale, per avere una robustezza totale. Le anteriori avevano molla e ammortizzatore coassiale, mentre le posteriori avevano l'ammortizzatore esterno alla molla, per sopportare il maggior peso (57% del carico, più trasferimento di peso in accelerazione). L'escursione era di 250 mm.

Trasmissione

La trasmissione si avvaleva di un cambio ad innesti frontali, con albero primario cavo; il moto arrivava alla parte posteriore dell'albero attraverso una sottile barra concentrica, che si torce per rapidi aumenti di coppia sollecitando meno il cambio. Si avvaleva inoltre di un ripartitore centrale di coppia costituito da un rotismo epicicloidale sul terzo asse, munito di giunto Fergusson autobloccante. Infatti il semplice differenziale impone parità di coppia; se uno dei due assi si trova in zona a bassa aderenza si verifica uno slittamento, e il differenziale riduce moltissimo la coppia trasmessa anche all'altro asse, limitando la trazione. Per impedire ciò occorre inibire delle forti differenze nella velocità di rotazione dei due assi. Il giunto Ferguson è costituito da due armature, una interna ed una esterna, con due serie di dischi forati ed affacciati tra loro; l'intero giunto è poi sigillato, e riempito parzialmente di un liquido siliconico viscoso. Se c'è una velocità di rotazione relativa tra le due armature, il liquido è costretto a laminare fra disco e disco, e attraverso i fori nei dischi, esercitando una coppia frenante e riscaldandosi. Oltre una certa temperatura la coppia frenante si impenna, ottenendo la saldatura di presa diretta del giunto: grazie a questo effetto, in caso di rottura di un semiasse, in breve tempo il Fergusson si blocca e il veicolo può proseguire.
I primi test tecnici della Delta S4 furono seguiti da Giorgio Pianta, allora capo collaudatore dell'Abarth. A partire dall'estate 1985, Cesare Fiorio, responsabile Squadra Corse Lancia, affidò al pilota italiano Miki Biasion lo sviluppo della vettura. La distribuzione della potenza sulle ruote nell'ambito della trazione integrale era stabilita su due standard fissi: a seconda degli impieghi si poteva scegliere l'opzione del 20% all'avantreno e 80% al retrotreno, oppure quella del 35% e 65%. Henri Toivonen, pilota ufficiale della scuderia Lancia-Martini Racing, in un'intervista dichiarava: "...non avevo il coraggio di tener giù per farla scivolare.....poi ho capito che dovevo guidarla come se fosse sui binari..."
 
 
 
Costruttorebandiera Lancia
CategoriaCampionato del mondo rally
ClasseGruppo B
Produzionedal 1985 al 1986
SquadraLancia Martini Racing
Progettata daIng. Sergio Limone e Ing. Paolo Messori (telaio e sospensioni);Ing. Claudio Lombardi (Motore)
SostituisceLancia Rally 037
Sostituita daLancia Delta HF 4WD
 
Meccanica
Telaiotubolare in acciaio, rivestito in materiale composito
MotoreLancia, 4 cilindri in linea, sovralimentato con volumex + turbo
Trasmissionecambio manuale a 5 rapporti
Dimensioni e pesi
Lunghezza3990 mm
Larghezza1880 mm
Altezza1400 mm
Passo2441 mm
Peso970 kg
Altro
PneumaticiPirelli
AvversarieAudi Sport quattro, Peugeot 205 Turbo 16, Ford RS200
 
DebuttoCampionato del mondo rally 1985
PilotiMarkku Alén
Henri Toivonen
Fabrizio Tabaton
Miki Biasion
Palmares
CorseVittoriePoleGiri veloci
125

Risultati sportivi

Il debutto mondiale della Delta S4 avvenne nel rally RAC del 1985, e fu un successo: primi due posti con le coppie Toivonen-Wilson e Alen-Kivimaki. La Delta S4 si dimostrò ben presto un'auto vincente. Ma il dramma era alle porte: nel maggio 1986 al Tour de Corse, Toivonen ed il suo copilota Cresto, fino a quel momento in testa al rally, uscirono di pista e perirono nell'incidente.
La drammatica scomparsa di Henri Toivonen e Sergio Cresto non fu isolata. C'era stata quella di Attilio Bettega su Lancia 037 l'anno prima. Vi furono poi la morte di due spettatori e l'accadimento di altri numerosi incidenti, ma con risvolti meno drammatici. Il mondiale andò comunque avanti ed era già vinto dalla coppia Alen-Kivimaki su Lancia Delta S4, grazie anche all'epilogo del Rally di Sanremo durante il quale accadde un fatto determinante per la corsa al titolo 1986: per aver maggior effetto suolo la Peugeot montò le minigonne sulle fiancate delle T16 e le tre vetture furono squalificate. I francesi fecero ricorso in appello ma il Sanremo fu dominato dalle Lancia. Il mondiale costruttori andò alle Peugeot e il mondiale piloti a Markku Alen su Lancia S4, quando 11 giorni dopo la fine del campionato la Fisa accettò il ricorso della Peugeot e cancellò il risultato del Sanremo, regalando così anche il titolo piloti alla Peugeot. La Delta S4 dopo soli 13 mesi concluse il suo breve ma intenso ciclo, non vinse nessun titolo mondiale, dimostrandosi comunque una delle più competitive vetture di Gruppo B. L'esperienza maturata con la S4 permise alla Lancia di presentare dopo pochi mesi la nuova Delta 4WD Gruppo A, autovettura che avrebbe poi vinto per 6 volte il mondiale costruttori. Tutti i più o meno tragici avvenimenti accaduti durante i campionati 1985 e 1986 fecero comunque prendere alla federazione internazionale la decisione di sospendere l'attività nel Campionato Mondiale Rally delle auto di Gruppo B (ritenute troppo pericolose per le elevatissime prestazioni raggiunte) a favore di auto con caratteristiche più vicine a quelle di serie (Gruppo A).[2]
Mentre la Delta S4 correva, era in preparazione un prototipo, la Lancia ECV (dotata di vari sviluppi meccanici e strutturali), che sarebbe dovuto diventare la Delta S4 Evoluzione.

Palmarès

Vittorie nel mondiale rally

Nel biennio di vita la S4 ha conquistato 5 vittorie e 15 podi in 12 gare (una nel 1985 ed 11 nel 1986) del Campionato del mondo rally.

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